Stallometro: gestione di precisione

Oggigiorno il trend del prezzo del latte, che viene definito a livello mondiale sfuggendo così alle tematiche locali, si attesta su valori altalenanti, e fornisce di conseguenza delle prospettive non chiare. Ciò significa che il futuro sarà fatto di frequenti oscillazioni del prezzo, e che per ritagliarsi un reddito soddisfacente gli allevatori dovranno aumentare la propria efficienza.

Il discorso non è affatto nuovo, ma la complessità di una stalla di vacche da latte è tale che è sempre difficile capire dove agire, cosa modificare e quale ritorno economico si può avere, soprattutto quando i ricavi sono bassi e ogni spesa sembra eccessiva. Tuttavia sono moltissimi i punti su cui si potrebbe agire per migliorare la redditività della stalla, aspetti del management o dell’ambiente che a volte hanno effetti sorprendenti sulla marginalità: per esempio cambiare la routine di mungitura, o mettere più abbeveratoi, o più lampade.

Con l’obiettivo di aumentare l’efficienza dell’allevamento, ottimizzando tutte le fasi del processo produttivo, Trouw Nutrition ha sviluppato Stallometro, un servizio integrato di valutazione delle performance, ispezione degli animali, ispezione dell’ambiente, ispezione dell’alimentazione e valutazione del management della mandria collegato a un portale di inserimento ed elaborazione dei dati.

Analizzare. Valutare. Decidere.

Oggigiorno il trend del prezzo del latte, che viene definito a livello mondiale sfuggendo così alle tematiche locali, si attesta su valori altalenanti, e fornisce di conseguenza delle prospettive non chiare. Ciò significa che il futuro sarà fatto di frequenti oscillazioni del prezzo, e che per ritagliarsi un reddito soddisfacente gli allevatori dovranno aumentare la propria efficienza.

Il discorso non è affatto nuovo, ma la complessità di una stalla di vacche da latte è tale che è sempre difficile capire dove agire, cosa modificare e quale ritorno economico si può avere, soprattutto quando i ricavi sono bassi e ogni spesa sembra eccessiva. Tuttavia sono moltissimi i punti su cui si potrebbe agire per migliorare la redditività della stalla, aspetti del management o dell’ambiente che a volte hanno effetti sorprendenti sulla marginalità: per esempio cambiare la routine di mungitura, o mettere più abbeveratoi, o più lampade.

A questo proposito Trouw Nutrition Italia ha sviluppato Stallometro, uno strumento che analizza diversi aspetti del management e dell’ambiente di stalla, aiutando così gli allevatori di vacche da latte a individuare le criticità sulle quali intervenire per migliorare il proprio reddito. Stallometro consente di capire quanto si sta perdendo in termini di guadagno e quali sono le modifiche necessarie per ottenere l’effetto contrario, ma serve anche a capire rispetto a quali aspetti si è già a un buon livello e non conviene investire ulteriormente. Per esempio, se so che il pareggio semestrale degli unghioni potrebbe farmi risparmiare cifre importanti, diventa molto più facile valutare se conviene sostenerne la spesa.

Stallometro non serve a fare un bilancio, ma a dare indicazioni economiche ai problemi di stalla. Per questo motivo non è necessaria una assoluta precisione e l’alimentazione del software con tutta la fatturazione di un anno, ma è sufficiente inserire una serie di dati di cui qualsiasi azienda di vacche da latte dispone. Un impegno di circa un paio d’ore, una delle quali dedicata al check up di animali e ambiente da parte dei tecnici Trouw Nutrition Italia.

 

Risultati preliminari

Come già specificato, Stallometro non è un software per il calcolo del bilancio aziendale, ma un innovativo strumento di analisi delle cause di scarsa redditività delle stalle di vacche da latte e del loro valore economico, che fornisce così all’allevatore un criterio razionale su cui basare le proprie scelte.

Per ottenere il risultato occorre combinare i dati aziendali e le valutazioni soggettive della stalla da parte di tecnici specificamente addestrati; solo in questo modo è possibile individuare le numerose cause nascoste di ridotta marginalità.

Per mostrare praticamente che tipo di indicazioni può dare Stallometro, pubblichiamo i risultati ottenuti dall’analisi dei primi otto allevamenti in cui è stato applicato. Si tratta di aziende ubicate in Italia settentrionale (Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia), abbastanza omogenee per tipologia alimentare (unifeed, insilati), ma con diversa destinazione del latte (caseificazione o latte alimentare) e di dimensioni molto variabili (da 40 a 500 capi in mungitura). Possiamo dunque dire che Stallometro è applicabile in qualunque allevamento di bovine da latte.

In tutte queste aziende sono state individuate diverse cause di ridotta marginalità, e sono state fornite indicazioni che gli allevatori hanno trovato molto utili. È significativo il fatto che spesso il problema fosse già noto all’allevatore, ma in nessun caso c’era la percezione di quanto fosse oneroso dal punto di vista economico. L’analisi fatta con Stallometro ha posto così le basi per un intervento correttivo.

La tabella mostra i principali parametri su cui si basa la valutazione economica e il potenziale maggior ricavo in €/capo/anno. Il dato medio è di 938 €, che significa un potenziale maggior ricavo di 93.800 € per un allevatore che munge 100 vacche: con un prezzo del latte di 36 €/qle, bisognerebbe aumentare la produzione media/capo/giorno di oltre 7 kg per arrivare alla stessa cifra!

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