Effetti della qualità del colostro e della quantità di latte somministrata

L'importanza di alimentare i vitelli appena nati con una quantità adeguata di colostro di alta qualità per assicurare un trasferimento ottimale dell'immunità passiva è ampiamente confermata. Se i vitelli hanno una concentrazione sierica di almeno 10 mg di IgG/mL 48 ore dopo la nascita, il trasferimento dell'immunità passiva è considerato ottimale. ^[2] Per ottenere questo livello di 10 mg di IgG/ml, è sufficiente somministrare quattro litri di colostro immediatamente dopo la nascita e ciò comporterà una riduzione dei costi di interventi veterinari rispetto alla somministrazione di solo due litri di colostro.^[3]

A parte le immunoglobuline, il colostro è ricco di nutrienti e composti bioattivi, come ormoni e fattori di crescita che influenzano lo sviluppo post-natale, la crescita e le prestazioni. Fattori bioattivi come il fattore di crescita insulina-simile (IGF-I), IGF-II, ormone della crescita (GH), insulina, prolattina (PRL) e leptina possono influenzare lo sviluppo intestinale post-natale.^[4] Essi modulano il tratto gastrointestinale (GIT) influenzando la proliferazione cellulare, la digestione, e lo sviluppo del sistema immunitario, nonché influenzando le funzioni al di fuori del GIT.^[5]

Vi sono sempre più evidenze che dimostrano che il colostro ha un impatto significativo sul metabolismo del glucosio dei vitelli. L'assunzione di colostro, migliora l'assorbimento di glucosio aumentando la superficie di assorbimento intestinale^[6] e migliorando la digeribilità del lattosio. I vitelli alimentati con quantità sufficienti di colostro di alta qualità avevano concentrazioni di insulina superiori dopo i pasti rispetto ai vitelli che non avevano ricevuto il colostro.^[7]

I vitelli alimentati con la dieta tradizionale pre-svezzamento che limita le quantità di latte, avevano sia tassi di crescita inferiori ^[8] sia elevati tassi di mortalità.^[9] I tassi di accrescimento più elevati sono stati raggiunti aumentando le quantità di latte somministrato.^[10] In passato si pensava che aumentando la quantità di latte somministrato, sarebbe aumentato il rischio di diarrea, ma ciò è stato recentemente smentito in diversi studi,^[11] se vengono applicate tecniche di gestione adeguate, accompagnate da un latte in polvere di alta qualità e ben formulato.

Altre ricerche indicano il legame tra un piano di alimentazione intensivo durante la prima fase ed una maggior produzione di latte in età avanzata. I vitelli alimentati con maggiori quantità di latte hanno avuto una maggior produzione di latte durante la prima lattazione rispetto ai vitelli con un’alimentazione limitata.^[12] Altri studi mostrano che l'aumento dell'assunzione di nutrienti (che porta ad un aumento dell’ADG) durante le prime settimane di vita determina una maggiore produzione di latte durante la prima lattazione.^[13] Ciò può essere dovuto all'aumento del peso corporeo dei vitelli alimentati con un più intenso piano alimentare pre-svezzamento, in quanto vi è una forte correlazione tra i due. In effetti, l'aumento del piano nutrizionale pre-svezzamento comporta un aumento dell’ADG, come ha dimostrato la ricerca, in combinazione con una corretta gestione durante e dopo lo svezzamento, porta a pesi corporei più elevati anche dopo il passaggio al mangime solido.

Assicurarsi che la giusta quantità di colostro di alta qualità sia somministrata ai vitelli subito dopo la nascita è essenziale per consentire ai vitelli di raccogliere i benefici sia delle IgG che di altri fattori colostrali che influenzano positivamente la salute ed il metabolismo dei vitelli. Inoltre, il piano alimentare elevato pre-svezzamento sia nel breve che nel lungo termine, aiuta la crescita del vitello e le produzioni delle lattazioni future.