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Colostrum Management

Punti chiave della ricerca

  • Il colostro è fondamentale per i vitelli neonati per ricevere l'immunità passiva mentre sviluppano la propria immunità

  • Altri fattori presenti nel colostro sono importanti per la salute e la vitalità dei vitelli

  • È stato dimostrato che fattori non nutrienti presenti nel colostro, come IGF-1, insulina e relaxina, migliorano le prestazioni riproduttive e l'efficienza alimentare

  • Un buon protocollo alimentare del colostro per i vitelli neonati è essenziale per ottenere salute, vitalità e perfomance ottimali

31/12/2021

Il colostro contiene fattori di crescita che migliorano il sistema immunitario, la capacità di conversione dell’alimento e le performance riproduttive

La gestione ottimale del colostro è forse il principale fattore che influenza la salute e la vitalità dei vitelli neonati. I vitelli nascono senza immunoglobuline nel sangue e non hanno una memoria immunologica. Il trasferimento di immunoglobuline dal colostro dovrebbe avvenire mentre la parete intestinale è aperta per permettere il passaggio macromolecolare. L'immunità passiva acquisita durante questo periodo aiuta a proteggere il vitello dai patogeni durante i primi giorni di vita mentre il sistema immunitario inizia a svilupparsi. Il trasferimento di Ig è di vitale importanza, ma il colostro è anche ricco di nutrienti essenziali di cui il vitello ha bisogno nelle sue prime ore di vita, sia per la crescita che per il mantenimento. Nel loro abstract chiamato " A Brief Review of the Developmental Role of Colostrum in Neonates"[1] ,Van Amburgh e Lopez hanno spiegato “l'ipotesi lattocrina” e hanno discusso il ruolo del colostro nel favorire la produttività a lungo termine e la capacità di conversione dell’alimento attraverso fattori diversi dalle immunoglobuline.

 

L'ipotesi lattocrina

L'ipotesi lattocrina suggerisce che alcuni fattori di crescita ed alcuni ormoni nelle secrezioni mammarie che sono presenti nel colostro e nel latte hanno un impatto sui giovani mammiferi. I dati provenienti da diverse specie suggeriscono che i neonati possono essere “programmati” dopo la nascita portando ad una variazione nel loro sviluppo. Nei vitelli, l'aumento dell'assunzione di nutrienti del latte prima dello svezzamento ha comportato un aumento della resa del latte durante la prima lattazione[2]. Mentre questo sembra essere il risultato di un aumento dell'assunzione di nutrienti con conseguente aumento del tasso di crescita pre-svezzamento, ci possono anche essere effetti aggiuntivi dovuti ai fattori di crescita e agli ormoni presenti nel colostro.

 

Il ruolo del colostro

Mentre i meccanismi esatti con cui il colostro ha effetti a lungo termine sullo sviluppo del tratto gastro-intestinale non sono ancora ben compresi, sono i fattori non nutritivi nel colostro che possono svolgere un ruolo importante. Molecole come IGF-1 e insulina hanno dimostrato di aumentare il tasso di sintesi proteica nei suinetti.[3] Allo stesso modo, le concentrazioni di relaxina presenti nel latte hanno dimostrato di migliorare le successive prestazioni riproduttive dell’animale.[4] I vitelli alimentati con colostro materno, invece che con sostituti del colostro derivati dal siero (che forniscono immunoglobuline ma non contengono gli altri fattori bioattivi contenuti nel colostro materno), hanno registrato una capacità di conversione dell’alimento significativamente migliore,[5] suggerendo che fattori diversi dagli anticorpi derivati ​​dal colostro avevano contribuito ad un diverso sviluppo. In un altro studio sui vitelli, quelli che hanno ricevuto quattro litri di colostro rispetto a quelli che ne hanno assunti due, prima di passare al latte in polvere ad libitum prima dello svezzamento, hanno ottenuto incrementi ponderali medi giornalieri significativamente più alti sia prima che dopo lo svezzamento.[6] Pertanto, se il colostro contribuisce alla capacità di conversione dell’alimento, si può ipotizzare che l’alimentazione dei primissimi giorni di vita possa influire sulla futura produzione di latte di vacche da latte.[7]

Nei vitelli, la capacità di assorbimento del glucosio è migliorata e anche le concentrazioni di glucosio nel plasma sono considerevolmente più elevate quando sono alimentati con il colostro anziché essere alimentati con un sostituto.[8] Se queste differenze nel metabolismo del glucosio dovessero persistere, ciò potrebbe aiutare i ricercatori a comprendere gli effetti del colostro al di là delle immunoglobuline sulla produttività a lungo termine

Sapendo che alcuni ormoni e fattori di crescita nel colostro stimolano la produttività a lungo termine e migliorano la capacità di conversione dell’alimento, è ancora più importante che in azienda vengano seguiti e migliorati i protocolli per la somministrazione del colostro!


Bibliografia

[1] Van Amburgh, M.E.; Lopez, D. J. (2012). A Brief Review of the Developmental Role of Colostrum in Neonates. Retrieved from the University of Minnesota Digital Conservancy,
[2] Soberon F, E. Raffrenato, R.W. Everett and M.E. Van Amburgh. 2012. Early life milk replacer intake and effects on long term productivity of dairy calves. J. Dairy Sci. 95:783–793.
[3] Burrin, D. G., T. A. Davis, S. Ebner, P. A. Schoknect, M. L. Fiorotto, P. J. Reeds, and S. McAvoy. 1995. Nutrient-independent and nutrient-dependent factors stimulate protein synthesis in colostrum-fed newborn pigs. Pediatr. Res. 37:593-599.
[4] Bartol, F. F., A. A. Wiley, and C. A. Bagnell. 2008. Epigenetic programming of porcine endometrial function and the lactocrine hypothesis. Reprod. Domest. Anim. 43:273-279.
[5] Jones, C. M., R. E. James, J. D. Quiqley, III, and M. L. McGilliard. 2004. Influence of pooled colostrum or colostrum replacement on IgG and evaluation of animal plasma in milk replacer. J. Dairy Sci. 87:1806-1814.
[6] Soberon F., and M. E. Van Amburgh. 2011. Effects of colostrum intake and pre-weaning nutrient intake on post-weaning feed efficiency and voluntary feed intake. J. Dairy Sci. 94:69-70 (Abstr.).
[7] Van Amburgh, M.E.; Lopez, D. J. (2012). Op cit.
[8] Steinhoff-Wagner, J., S. Görs, P. Junghans, R. M. Bruckmaier, E. Kanitz, C. C. Metges, and H. M. Hammon. 2011. Intestinal glucose absorption but not endogenous glucose production differs between colostrum- and formula-fed neonatal calves. J. Nutr. 141:48-55.

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